Il punto più alto della località è Belvedere Fogliense, situato a 312 metri sul livello del mare. Caratterizzano il paesaggio agreste, gli infiniti e suggestivi panorami che si godono da ogni angolo della località collinare, bagnata dal fiume Foglia e dal torrente Tavollo. E, nelle giornate limpide, la vista arriva fino al mare. Alle bellezze ambientali si uniscono interessanti testimonianze storico-artistiche, segni di un passato che affonda le radici nel Medioevo.
Il primo nucleo da cui è nato il centro abitato risale quasi sicuramente a un'epoca anteriore al Medioevo. Infatti in un documento del 1283, copiato da un registro molto più antico, si parla di Castrum Tumbae Montis Pilosi, facendo riferimento alla geografia del castello di Tomba che si trovava alle pendici del vicino Monte Peloso. La posizione di confine tra i possedimenti di Rimini e Pesaro ha segnato le vicende storiche del territorio, a lungo conteso con lotte violente e saccheggi tra i Malatesta e i Montefeltro. Del clima bellicoso sono testimonianza le mura e il Cassero del capoluogo, i resti della cinta muraria di Belvedere Fogliense, il rudere della Torre di avvistamento a Pirano e le rovine del castello di Monteluro. Tra gli scontri più significativi c'è la famosa battaglia di Monteluro dell'8 novembre 1443. Nel 1444 il Castello di Tomba si ribellò a Francesco Sforza: il capo della rivolta, Matteo d'Angelo, ne divenne per poco tempo signore. Infatti, dopo un breve assedio, le truppe pesaresi riportarono Tavullia all'obbedienza. Decisivo, nel 1446, lo scontro che ebbe come teatro ancora una volta Monteluro e che segnò il passaggio definitivo del Castello di Tomba a Pesaro, strappato dalle milizie di Francesco Sforza al dominio di Sigismondo Malatesta
Appena dentro il castello, sulla destra, si scopre una celletta che conserva un affresco con le immagini di Cristo in Croce e accanto la Beata Vergine e San Giovanni. Oltre al pregio del dipinto, I'emergenza ha un valore storico in quanto rappresenta l'unica testimonianza della chiesa-oratorio della Confraternita della Beata Vergine della Misericordia che sorgeva accanto al Cassero.
English Version
On the borders where the province of Pesaro-Urbino meets that of Rimini, the Marche municipality of Tavullia covers a surface area of 44 square kilometres and has a population of 8.044. The highest point in the district is Belvedere Fogliense, situated at 312 metres above sea level. The rustic countryside here is characterised by a never ending series of awe-inspiring panoramas which can be enjoyed from all parts of the hillside location, where the River Foglia and the Tavollo stream flow by. On a clear day the view stretches right across to the sea. The beauty of the natural surroundings is enhanced by interesting historical-artistic features, signs of a past with its roots firmly steeped in medieval times.
The first settlement which was later to become the actual village itself almost certainly dates back to a period before the Middle Ages. A document dating from 1283, copied from a much older register, does in fact mention Castrum Tumbae Montis Pilosi, with a geographic reference to the castle of Tomba which was situated on the slopes of nearby Monte Peloso. The border position between the territorial possessions of Rimini and Pesaro caused it to become the subject of historical struggles for supremacy, for so long fought over with violent battles and pillaging by the Malatesta and the Montefeltro families. The bellicose climate of past times is born witness to by the town walls and the Barbican, what remains of the walls around Belvedere Fogliense, the ruins of the lookout tower at Pirano and the ruins of the castle at Monteluro. One of the most famous battles was fought at Monteluro on 8th November 144. In 1444 the Castle of Tomba rose up against Francesco Sforza: the head of the rebellion, Matteo d'Angelo, for a brief period became Lord of the territory. After a short siege, the Pesaro army did however bring Tavullia back to subjugation. The battle of 1446, which was fought once again at Monteluro, settled the fate of 'Castello di Tomba a Pesaro' once and for all, snatched from the hands of Francesco Sforzas army to pass into the hands of Sigismondo Malatesta.
Just inside the castle, on the right, there is a cell containing a fresco with the image of Christ on the Cross with the Virgin Mary and St.John by his side. Apart from the paintings artistic value, the work is also of historical value as it represents the only evidence of the church-oratory of the Holy Virgin of Mercy Brotherhood which once stood next to the Barbican.